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LA BOUTIQUE DEL MISTERO - Dino Buzzati

Un mattino verso le dieci un pugno immenso comparve nel cielo sopra la città; si aprì poi lentamente ad artiglio e così rimase immobile come un immenso baldacchino della malora. Sembrava di pietra e non era pietra, sembrava di carne e non era, pareva anche fatto di nuvola, ma nuvola non era. Era Dio; e la fine del mondo.
[D. Buzzati, "La fine del mondo", in LA BOUTIQUE DEL MISTERO, p. 73]


VALUTAZIONE DEL GRUPPO [da 0 a 10]
- FORMA: 8,5
- CONTENUTO: 8,5
- NEL COMPLESSO: 8,5

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Uno degli elementi riscontrabili nei racconti e nei romanzi di Buzzati è sicuramente l'angoscia; questo rende lo scrittore italiano molto simile ad un altro scrittore del '900: Franz Kafka. Entrambi descrivono uomini che inizialmente combattono gli eventi, ma in seguito non possono far altro che soccombere al loro destino (per un confronto: "Sette piani" di Buzzati / "Il processo" di Kafka).
[Davide Magalini]

Non è da tutti riuscire a dare una forma semplice alle cose difficili. E cosa c'è di più difficile della morte e di più semplice delle parole di tutti i giorni? Difficile, la morte, non tanto in quanto davvero lo sia (cosa sia, in realtà, i vivi non lo sanno), ma in quanto inafferrabile, in quanto eternamente rimossa dalle nostre coscienze, che evitando di elaborarla le dànno la potenza di un'ombra immensa che incombe sulla vita. Ognuno di questi racconti guarda la morte (e la vita vissuta all'ombra della morte), e ognuno lo fa da un'angolazione differente e con un'ironia sottile, come per indicarci che l'enormità dell'ombra che ci sovrasta è il segno dell'immensità della luce che tenta di ostacolare.
[Marco Gasparini]

“La boutique del Mistero”: cosa può narrare se non la nostra vita così ricca di fascino e appunto di mistero, rappresentata in ogni sua piccola sfaccettatura, dove l’uomo sembra preda delle sue paure, inquietudini, dolori… Di tutto questo Buzzati ne è mirabile narratore, i suoi racconti così originali, inverosimili e bizzarri, sono ricchi di poesia, introspezione e anche ironia. I dettagli diventano fobie e gli eventi guidati da mani invisibili, travolgono i protagonisti incapaci di reagire. Leggendo i suoi racconti, mi sono riconosciuta in quelle debolezze, ansie, attese… e mi sono sentita più vicina al genere umano, capendo che in fondo siamo noi i padroni del nostro destino, basta solo guardare dentro a se stessi con atteggiamento sincero.
[Linda Rinaldi]

La paura, la vergogna, la fragilità, la dignità, l'orgoglio, la crudeltà... l'uomo.
[Mirco Olivieri]

Scrittura semplice. Racconti simpatici, anche se in tutti è presente in maniera più o meno diretta il discorso della morte. Su molti ho avuto modo di riflettere, perché direttamente legati ad esperienze vissute personalmente. Molto bello il racconto "Le gobbe nel giardino", ed ho provato a contare quante potrei averne io nel mio... E sono affiorati mille ricordi... Ho pensato poi, come fa anche lo scrittore, se un giorno potrà sorgere anche per me, qua e là, nei vari giardini, qualche gobba.
[Marta Loatelli]

Forma semplice e scorrevole; racconti brevi e di argomenti vari, che spesso fanno riferimento al tema della morte. Lettura piacevole.
[Monica De Togni]