Perché l'odore del libro è la quintessenza di tutti gli odori, la geografia dell'eroe, il tropico del silenzio e dei boschi profumati. Ogni libro è un viaggio. Quando apro un volume e aspiro le sue pagine, io non sono più lì. Molte persone non riescono a comprendere che Tucidide odora di aurore di isole greche, ma è così.
[R. M. Salmón, IL CORRETTORE, p. 74]
VALUTAZIONE DEL GRUPPO [da 0 a 10]
- FORMA: 7
- CONTENUTO: 7
- NEL COMPLESSO: 7
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Non è un libro facile. Ma nemmeno la realtà lo è. E IL CORRETTORE ci vuole parlare della realtà: quella che irrompe, a intervalli rigorosamente irregolari, nella vita di ognuno di noi, molto spesso tragicamente, squarciando la trama confortevole delle abitudini come la carne e il ferro dei treni di Madrid. Allora, quando la realtà si mostra nella sua crudeltà, spogliata degli abiti che le abbiamo cucito addosso, si apre lo spazio della riflessione, e ognuno si aggrappa a ciò che più gli dà conforto: le antiche tele di Zoe, la voce dei libri di Vladimir... Per dirla con lui, "Rileggo queste pagine e mi accorgo che ho fatto dei salti enormi. Qui si danno la mano senza soluzione di continuità, il primo incontro dei miei genitori, una comparsata istituzionale e la storia privata dell'angelo caduto. E in mezzo a questo pandemonio, come per incanto, eroico, tragico, persino solare, avanzo io, il correttore.".
[Marco Gasparini]
Pur avendolo letto in pochi giorni, il libro ha utilizzato un lessico in alcuni casi troppo elaborato. IL CORRETTORE dà degli ottimi spunti di riflessione, però ho trovato la storia come "incompleta", senza un inizio o una fine.
[Davide Magalini]
Scrittura semplice e comprensibile. Mi è piaciuta l'analisi della sua vita personale che lo scrittore fa, in relazione ai fatti di cronaca successi a Madrid.
[Marta Loatelli]